Cosa pensa la prossima generazione di investitori
La grande maggioranza dei bambini italiani pensa che risparmiare sia una buona cosa, una lezione appresa dai loro genitori.
Un gioco da bambini
Per arrivare a comprendere meglio il modo di pensare e i bisogni dei futuri clienti della consulenza finanziaria, abbiamo intervistato 120 bambini tra gli 8 e i 15 anni. L’obiettivo era farci un’idea di cosa i bambini italiani considerano importante e cercare di capire in quale misura la propensione al rischio e all’investimento dei genitori influisce su di loro.
Volevamo inoltre capire come potremmo aiutarli a comprendere che avere una visione di lungo periodo può portar loro dei benefici mano a mano che crescono.
Rompiamo il salvadanaio
I bambini italiani si sentono coinvolti nella gestione del proprio denaro e il 72% dice di controllare quanto sta risparmiando. La maggior parte riceve “paghette” e regali in contanti da genitori e altri familiari, ma un 27% ne riceve in cambio di piccoli lavoretti e un 5% grazie alla vendita di oggetti.
Stiamo crescendo una generazione di risparmiatori o di investitori?
Se ricevesse una somma di denaro, un bambino su due la metterebbe in un posto sicuro. Il 94% dei bambini pensa che risparmiare sia una buona cosa e l’89% dice che è la cosa giusta da fare. Questa view è comprensibile, visto che avere una rete di protezione è in cima alle priorità dei loro genitori.
Un'Italia più fiduciosa?
Il 68% dei giovani è fiducioso sulla propria situazione finanziaria da qui a 3 anni
Un approccio più responsabile
Per il 72% le società con approccio ESG sono un investimento migliore nel lungo termine
Consulenza finanziaria
Il 49% si rivolgerebbe a un consulente finanziario per la pianificazione futura delle proprie finanze